Che cos’è il radicchio?
Il nome del scientifico del radicchio è Cichorium intybus, infatti si tratta di una varietà di cicoria. Ha una consistenza croccante ed un tipico gusto delicatamente amaro.
È coltivato diffusamente in tutta Italia, ma il Veneto è sicuramente la regione in cui la coltivazione di questo ortaggio è più concentrata.
La raccolta inizia ad ottobre e si conclude intorno a febbraio: in base al periodo di raccolta il radicchio è definito precoce (da ottobre a novembre) oppure tardivo (da dicembre a febbraio).
Vediamo quali sono le varietà:
- Il Radicchio rosso di Treviso ha foglie verdi che in autunno virano verso il rosso e formano un cespo lungo e stretto fino a 20 cm (precoce e tardivo).
- Il Radicchio rosso di Verona ha foglie tonde leggermente allungate, via via più rosse a seconda del grado di maturazione (precoce e tardivo).
- Il Radicchio rosso di Chioggia, il più coltivato, è caratterizzato da foglie grandi e tonde che danno un cespo sferico, è di notevoli dimensioni, raggiungendo talvolta i 500 g (precoce).
- Il Variegato di Castelfranco è un incrocio tra il Rosso di Treviso e l’indivia scarola, con foglie di colore dal bianco al crema chiazzate di rosso e viola (tardivo).
- Il Variegato di Chioggia ha foglie grandi e ondulate, il colore cambia dal bianco al giallo (precoce e tardivo).
- Il Variegato di Bassano, varietà solo tardiva deriva da una selezione del Variegato di Castelfranco, ha colore di fondo dal verde al bianco crema e variegature dal viola al rosso. Il cespo maturo si presenta semi-aperto e può raggiungere i 20-25 cm di lunghezza.
Che cosa contiene
Contiene buone quantità di vitamina C, folati, minerali (in particolar modo calcio e potassio), polifenoli (soprattutto antocianine che danno il colore rosso a questi ortaggi).
Da sapere
Dato che molti studi scientifici descrivono i molteplici effetti benefici e nutraceutici delle antocianine su sistema visivo, sistema nervoso centrale, obesità, sistema cardiovascolare e prevenzione tumorale, questo ortaggio è sotto i riflettori della scienza.
Molte malattie degenerative del tratto gastrointestinale, come il tumore del colon-retto o le malattie infiammatorie dell’intestino, sono associate ad uno stato persistente di stress ossidativo che deriva da uno squilibrio nella produzione di radicali liberi e le difese antiossidanti cellulari a livello dell’epitelio intestinale. Risulta dunque fondamentale l’introduzione di antiossidanti nel nostro organismo tramite la dieta.
Un recente studio del 2013 ha investigato i livelli di sostanze fitochimiche (i fenoli totali e le antocianine) contenuti nel Radicchio rosso di Treviso con lo scopo di investigare la bioattività in vitro di tali molecole su cellule intestinali umane. Per bioattività si intende un insieme di caratteristiche: proprietà antiossidanti, attività protettiva e attività anti-proliferativa delle molecole nei confronti delle cellule intestinali.
I risultati mostrano che il Radicchio rosso di Treviso può rappresentare una buona fonte di sostanze fitochimiche nutraceutiche per la salute dell’intestino.
Fonti
Fonte: N. Sorrentino, A. Bay Cosa mangiamo Mondadori 2011
Fonte: Laura D’Evoli Fabiana Morroni, Ginevra Lombardi-Boccia, Massimo Lucarini, Patrizia Hrelia, Giorgio Cantelli-Forti, and Andrea Tarozzi; Red Chicory (Cichorium intybus L. cultivar) as a Potential Source of Antioxidant Anthocyanins for Intestinal Health; Oxid Med Cell Longev. 2013; 2013: 704310.