09 Apr Non sono a dieta, mangio sano
Alimentarsi è un gesto quotidiano che tutti noi compiamo sin dal momento della nascita, in parte guidato dall’istinto, ma in gran parte influenzato da abitudini e pressioni ambientali, sociali, culturali, che certamente ne condizionano l’esito. Per tale motivo nel corso del tempo ci sono state notevoli modifiche nei nostri comportamenti alimentari, non sempre positive per la salute.
La società contemporanea, la cui vita è caratterizzata da ritmi frenetici e si svolge per la maggior parte fuori dalla propria abitazione, induce al consumo di pasti affrettati e quasi sempre non equilibrati sul piano nutrizionale. Siamo portati tutti al consumo prevalente di alcune tipologie di cibo, soprattutto sotto la pressione della pubblicità e delle mode, e ciò ha modificato certamente il patrimonio nutrizionale e le caratteristiche dello stile alimentare della popolazione italiana, che ha abbandonato in gran parte la tradizionale dieta mediterranea dei nostri nonni, per approdare a una dieta di tipo cosiddetto “occidentale”, certamente meno salutare. Nel contempo, e in parte come conseguenza dell’alimentazione scorretta spesso associata anche a scarsa attività fisica, è aumentato l’impatto delle malattie croniche, che risentono fortemente della tipologia e della quantità di cibo consumato. D’altro canto pure le persone che svolgono attività sportive amatoriali, anche di media intensità, frequentemente non tengono conto delle interazioni con l’alimentazione. Negli ultimi anni si è incrementata – per molteplici ragioni, in parte legate al cibo stesso e in parte alla migliorata capacità diagnostica – l’incidenza di patologie allergiche o da ipersensibilità ad alcuni ingredienti alimentari. Molte patologie sono influenzate dall’alimentazione, a partire da quelle metaboliche più comuni (quali il diabete, l’obesità), e l’apporto nutrizionale condiziona nel bene e nel male il decorso di molte malattie, richiedendo costante attenzione. Talvolta l’estrema conseguenza agli errori alimentari è l’utilizzo di diete temporanee, fai da te, estreme o sbilanciate e il più delle volte dettate dalla moda del momento. Tuttavia, come dice il proverbio “non si può fare di tutta l’erba un fascio”, c’è una fetta di popolazione che crede nella corretta abitudine alimentare giornaliera e che spesso deve rispondere alla domanda :«come fai a stare sempre a dieta?» . Il termine dieta assume oggi connotazioni negative, viene associato a privazione e restrizione alimentare, esclusione di alcune categorie di alimenti…è come se sano non fosse compatibile con buono! Ci siamo allontanati dal valore originario, infatti la parola dieta deriva dal greco dìaita e significa “tenore di vita”. Una corretta alimentazione è alla base di una vita in salute. Lo so, è ripetitivo dirlo, ma ciò che mangiamo incide in modo importante sul nostro benessere psico-fisico e sociale. Che cosa significa “sana alimentazione”? Bisogna innanzitutto premettere che non esistono alimenti in assoluto “buoni o cattivi”, l’organismo umano ha bisogno di tutti i tipi di nutrienti per funzionare correttamente. La dieta deve essere quanto più possibile varia ed equilibrata. Ciò contribuisce a prevenire deficit nutrizionali, a garantire adeguate riserve corporee di energia e nutrienti per il mantenimento delle funzioni dell’organismo e a prevenire patologie croniche non trasmissibili.
Come rispondo quando mi chiedono se sono sempre a dieta?“Non sono a dieta, mangio sano!”.
Bibliografia: Nutrire il pianeta, nutrirlo in salute. 2015