Pizza con impasto al farro tipo 2 con fior di latte primaluna, salmone, zucca con buccia passata al forno e zenzero
Focus sullo zenzero
Il rizoma della pianta perenne Zingiber officinale Roscoe è meglio conosciuto come zenzero. Contiene alcune centinaia di composti diversi, la cui concentrazione varia in base al paese d’origine. Il gusto pungente è dato dalla presenza di composti chiamati gingeroli. È noto da 2000 anni per i suoi effetti antinfiammatori e antiossidanti; in effetti le ricerche attuali non hanno fatto che confermare quanto già ampiamente dimostrato dalla tradizione.
Particolarmente potente si è confermata l’attività antiossidante, che cresce al crescere della dose di zenzero consumata. Anche l’effetto antinfiammatorio è simile in molti casi a quello dei farmaci convenzionali e si manifesterebbe nell’uomo già a dosi di 1 g.
Altri dati sperimentali suggeriscono il buon utilizzo per un’attività antipertensiva e vasodilatante. Alcuni studi suggeriscono inoltre un’attività antitumorale, grazie a un componente, il 6-shogaolo, che sembra attivo nei confronti dello sviluppo di metastasi del carcinoma mammario.
L’impiego più tradizionale dello zenzero è però riservato al controllo di nausea e vomito da cause diverse, dalla nausea gravidica, a quella post-operatoria, al mal di mare: del resto i marinai ne consumavano almeno 1 g al giorno proprio a questo scopo.
Fonte: Nutrition Foundation of Italy