La patologia
La malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE) è una condizione caratterizzata da episodi ripetuti di risalita di contenuto gastrico verso l’esofago.
I sintomi che più frequentemente sono riferiti dai pazienti affetti da MRGE sono la pirosi, cioè una sensazione di bruciore che risale dall’addome superiore verso il torace e che interessa la regione retro sternale fino alla regione del giugulo, e il rigurgito acido, fino in gola o alla cavità orale.
Dati provenienti da un importante studio di popolazione italiana indicano che sintomi da MRGE sono presenti nel 44,3 % della popolazione e che nel 23,7% tali sintomi sono frequenti (più di 2 volte a settimana).
La MRGE presenta una distribuzione di frequenza che vede interessate tutte le fasce di età ma in particolare le decadi successive alla quarta, mentre le complicanze (Barrett – adenocarcinoma) quelle successive alla sesta.
Nell’ultimo ventennio, in Italia, la MRGE è divenuta la patologia del tratto digestivo superiore più frequente. L’aumento di frequenza della MRGE e delle sue complicanze è stata posta in relazione, tra gli altri fattori, ad un incremento dell’obesità.
Approccio dietetico
Le misure dietetiche cercano di ridurre il reflusso con conseguente riduzione della sensazione di bruciore.
I cibi di per se stessi non causano danni, ma possono aggravare la situazione per stimolazione della secrezione acida e per distensione dello stomaco.
L’insieme delle raccomandazioni dietetiche include, in caso di eccesso ponderale, la necessità della riduzione del peso corporeo. Infatti, il recupero del peso più adeguato può portare alla regressione dei sintomi.
Quali modificazioni?
-ridurre l’apporto dei grassi (condimenti e cibi grassi)
-consumare pasti piccoli e frequenti (5-6 al giorno)
-consumare il pasto almeno tre ore prima di coricarsi
-mangiare non frettolosamente, ma masticare i cibi in modo adeguato
-evitare i cibi che possono aumentare le possibilità di reflusso, aumentare la secrezione acida gastrica o irritare la mucosa esofagea: caffè (anche decaffeinati), tè, alcol, cioccolato, cola, bevande gasate, spezie e alimenti speziati, pomodoro, succo di limone, cipolla, aglio, cannella, menta, cibi molto freddi o molto caldi.
Fonte: LIBRO BIANCO DELLA GASTROENTEROLOGIA ITALIANA
Fonte: Binetti, M. Marcelli, R. Baisi Manuale di nutrizione clinica e scienze dietetiche applicate, Società Editrice Universo 2013