Scaloppa di ombrina dalla Sardegna con cavolo nero, crema di topinambur e tartufo nero
Che cos’è la neofobia al cibo?
È il rifiuto, spesso immotivato, ad assaggiare cibi mai provati in precedenza. Quasi sempre il neofobico al cibo non sa spiegare il perché del suo rifiuto. Certo è che questa preclusione preconcetta è un condizionatore potente del comportamento alimentare, che si ripercuote in modo negativo su gran parte delle scelte alimentari decisive per la salute, come il consumo regolare di verdura e frutta. Non solo: spesso il neofobico rifiuta anche gli alimenti proteici, che siano di origine animale (soprattutto il pesce), o vegetale (legumi). L’alimentazione del neofobico è quindi quasi invariabilmente povera di alcuni nutrienti.
Di fronte a una neofobia è fondamentale non rassegnarsi, ma assaggiare o ri-assaggiare il cibo che non viene consumato abitualmente, lavorando su vari aspetti: variando la tipologia, la consistenza o i sapori e facendo attenzione al contesto sociale ed emotivo in cui si vive l’esperienza.