Scaloppa di ombrina dalla Sardegna con zucca cremosa al peperoncino e cavolo nero e tartufo nero
Le Crucifere (o Brassicacee) identificano la vasta famiglia botanica a cui appartiene anche il cavolo nero. Sono piante erbacee comprendenti circa 300 generi e 4000 specie. Trovano nel bacino del Mediterraneo l’ambiente in cui esprimono la massima diversità. Il loro nome deriva dal fatto che i quattro petali che formano il fiore ricordano, per la loro disposizione, l’immagine della croce.
Alimento autunnale- invernale, il cavolo nero è ottimo per le insalate ma anche cotto.
È definito cavolo senza testa perché le sue foglie allungate, arricciate e bollose di colore verde molto scuro non formano una palla.
Quando vengono cotti, tutti i cavoli emanano un cattivo odore perché sono ricchi di composti di zolfo, che vengono liberati dalla cottura. I solfuri svaniscono al 90% dopo 8 minuti di cottura, e l’estrazione è totale dopo 16 minuti.
Alcune proprietà nutrizionali del cavolo nero
– Ha molte fibre il che lo rende adatto ai diabetici e oltre a dare sazietà, aiuta a regolarizzare il transito intestinale.
– Ha un buon contenuto di calcio, ferro, magnesio e zinco oltre che di vitamina A e C per cui aiuta il funzionamento delle ossa, del sistema immunitario e del sistema visivo.
– La vitamina K supera di gran lunga il fabbisogno giornaliero (da qui l’importanza di consumarlo crudo o poco cotto), ottimo quindi per prevenire l’osteoporosi.
– I suoi principi attivi (tra cui i composti dello zolfo e gli antiossidanti) sono molto studiati per la sua potenza nella prevenzione contro il cancro.
– Ha proprietà cardio-protettive e un effetto antiossidante perché contiene polifenoli e carotenoidi.
Curiosità
Date le sue proprietà antisettiche e antiscorbuto ed essendo ricco di molte vitamine e sali minerali, il cavolo ha rappresentato per molti secoli uno degli alimenti principali degli equipaggi delle navi, proprio per arricchire il regime alimentare durante i lunghi viaggi in mare.