Il percorso nutrizionale, realizzato secondo le linee guida del metodo BFMNU (Biologia Fisiologia Modellistica applicata alla Nutrizione Umana), prevede due incontri iniziali per la consegna del piano alimentare e controlli periodici, stabiliti in base agli obiettivi e alle esigenze di ciascun paziente. Il primo incontro, uno dei più importanti, è il colloquio conoscitivo, in cui attraverso una serie di domande si delinea un’anamnesi completa del paziente (anamnesi fisiologica e/o patologica, anamnesi comportamentale e dello stile di vita, anamnesi alimentare e nutrizionale) con lo scopo ultimo di fissare gli obiettivi da raggiungere durante il percorso.
A tutta la popolazione, nello specifico:
Il primo incontro prevede:
Il secondo incontro prevede:
Prevedono:
La professione di biologo, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e (il biologo) può svolgere attività attinenti alla tutela della salute. In considerazione dei chiarimenti forniti dal Ministero della Salute, si ritiene che le spese sostenute per visite nutrizionali, con conseguente rilascio di diete alimentari personalizzate, eseguite da biologi, siano detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR. Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal biologo dovranno risultare la specifica attività professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa, mentre non è necessaria la prescrizione medica, analogamente a quanto specificato con la circolare n. 19/E del 2012, par. 2.2. (Estratto dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate N. 11/E, del 21/05/2014, pag.11-12). Dal 1° gennaio 2020 sono cambiate le regole per la detrazione IRPEF di alcune spese di cui all’art. 15 del TUIR, tra cui quelle sanitarie. La detrazione fiscale è ammessa solo se la prestazione è pagata con strumenti tracciabili, cioè bonifico o pagamento tramite pos.
I disturbi gastrointestinali sono quelli che colpiscono l’apparato digerente (gastrointestinale). Alcuni interessano contemporaneamente vari tratti dell’apparato digerente, mentre altri interessano solo una parte o un organo. Spesso, non è trovata alcuna anomalia strutturale o fisiologica oggettivamente misurabile per i disturbi gastrointestinali, anche a seguito di una valutazione approfondita. In questo caso si parla di disturbi gastrointestinali funzionali, legati piuttosto ai disordini dell’interazione intestino-cervello-microbiota. Il ruolo dell’alimentazione in entrambi i casi è quello di tenere sotto controllo/migliorare i sintomi e coadiuvare le terapie farmacologiche.
A coloro che soffrono di:
Il primo incontro prevede:
Il secondo incontro prevede:
Controlli ogni due settimane e disponibilità in itinere via mail:
La professione di biologo, pur non essendo sanitaria, è inserita nel ruolo sanitario del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e (il biologo) può svolgere attività attinenti alla tutela della salute. In considerazione dei chiarimenti forniti dal Ministero della Salute, si ritiene che le spese sostenute per visite nutrizionali, con conseguente rilascio di diete alimentari personalizzate, eseguite da biologi, siano detraibili ai sensi dell’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR. Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal biologo dovranno risultare la specifica attività professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa, mentre non è necessaria la prescrizione medica, analogamente a quanto specificato con la circolare n. 19/E del 2012, par. 2.2. (Estratto dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate N. 11/E, del 21/05/2014, pag.11-12). Dal 1° gennaio 2020 sono cambiate le regole per la detrazione IRPEF di alcune spese di cui all’art. 15 del TUIR, tra cui quelle sanitarie. La detrazione fiscale è ammessa solo se la prestazione è pagata con strumenti tracciabili, cioè bonifico o pagamento tramite pos.